Su di un poggio che non tocca i 300 metri e domina il piano di S. Giovanni, c’è una piccola chiesa, a cui ogni anno nella festa dell’ Ascensione, salgono i portoferraiesi devoti.
La chiesetta risale a tempi remoti e già se ne conosceva l’esistenza al principio del 1600. Il Ninci ritiene che fosse una delle chiesette distrutte nel 1553 dai turchi, alleati dei francesi.
L’ascesa al colle, oltre alla sua valenza religiosa, è sempre stata considerata un’occasione di festa per l’intera giornata con giochi, canti, balli e merende, complice anche un panorama primaverile mozzafiato. Alla sommità del Colle ci sono una chiesa e un eremo, quest’ultimo frequentato da alcuni eremiti fino al 1776, quando un decreto del Granduca di Toscana Leopoldo I impose la soppressione dei romitori per abolire la questua e la vita oziosa, il romito che abitava l’eremo annesso all’oratorio dovette abbandonare il luogo e l’abito religioso.
Il luogo, di proprietàdella Venerabile Arciconfraternita di Misericordia di Portoferraio, veniva così descritto dal Lambardi nel 1791 : “Fu fabbricata una Chiesa detta Santa Lucia da alcuni benefattori, in mezzo all’antico castello; attorno è un orticello…ha una bella loggia coperta e verso tramontana quattro stanzette terrene per uso e alloggio di eremiti; ma da qualche tempo fino al presente anno 1791 non ve n’è stato più nessuno.”